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Ulltimo aggiornamento scheda: 01/09/2013 |
Indirizzo: VIA FARO |
Località: s.vito lo capo (TP)
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Telefono: 3398776555 |
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E-mail: CLICCA QUI PER CONTATTARE IL DIVING
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Sito internet: www.underhundred.it |
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Responsabile: ROBERTO FERMO |
Didattiche: PADI |
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Strutture: |
Servizi: IMMERSIONI GUIDATE, CORSI PADI |
Imbarcazioni: GOMMONE |
Noleggio: |
Attrezzature: Bombole 15lt, 12lt |
Immersioni consigliate:
Secca della Cataratta
La Secca delle Catarratte è un altro gioiello della baia della tonnara, un po' più impegnativa della Secca di Cala Rossa, ha il sommo a circa 20 mt, come Cala Rossa ha dimensioni tali da offrire più percorsi d'immersione, ognuno con con le sue peculiarità : I faraglioni delle gorgonie, la parete delle aragoste, L'Ancorone.
Tutta la secca si sviluppa comunque tra i 20 e i 40 metri, facile l'incontro con pesce pelagico come grossi dentici e ricciole come anche con pesce stanziale tra cui un paio di grosse cernie, ricchissimo inoltre di Paramuricee. Su questa secca c'è anche una colonia di Gerardia Savaglia il falso corallo nero.
Relitto del Kent
Il Kent è un cargo affondato nel luglio del '78 dopo che un incendio a bordo ha costretto l'equipaggio ad abbandonare la nave. Si trova sul fondo a circa 50mt da oltre 30 anni ed in questo periodo è stato fortemente colonizzato da tante forme di vita marina. Immergere sul Kent richiede una certa esperienza, non è un immersione per open water diver e non può essere una “ prima “ immersione nel senso che la guida deve capire esperienza e consumi dei subacquei prima di poterli accompagnare a visitare il relitto.
Il ponte del Kent è a circa 40mt, la nave è in assetto di navigazione ma date le dimensioni e profondità non può essere visitata con un unico tuffo. Una volta raggiunto il ponte si procede per poppa o prua entrambe interessanti. A poppa attraverso un passauomo si accede ad un ponte coperto con vari accessi al relitto, a quota inferiore anche il ponte di comando è accessibile ed è spesso luogo d'incontro di grosse mustelle che vagano per il relitto.
Verso prua si può osservare una delle gru di carico (sono tre i tutto)e spesso si incontrano Scorfani rossi di dimensioni non comuni, lungo il percorso si possono osservare l'ancora e l'elica di rispetto, delle scale portano poi al verricello da dove parte la catena dell'ancora.
Grotta delle Colonne
Subito dietro la Torre di Calampiso, a pochi metri dalla costa il gommone viene ancorato su un pianoro a circa 5mt di profondità, allontanandosi dalla costa dopo pochi metri il pianoro finisce con una netta caduta che porta fino ad un fondo di 40mt, su questa parete sono presenti diverse grotte più o meno impegnative di origine carsica. La Grotta delle Colonne a circa 25mt è una di queste.
Si tratta di una grotta passante a forma di ferro di cavallo che deve il suo nome a degli speleotemi a forma di colonna originatisi con l'unione di stalattiti e stalagmiti, in un epoca in cui ovviamente la grotta non era sommersa, la cavità un po' fangosa è piena di gamberi rossi sulle pareti è facile l'incontro con gamberi meccanici, di un colore arancione molto intenso, ricci saetta ed altre forme di vita che rifuggono la luce.
Sempre su questa parete un po' più in basso dell'ingresso delle Colonne, a circa 35mt, si apre un altro ingresso, è un tunnel anche esso pieno di gamberi che finisce dopo una decina di metri, in questo caso per uscire bisogna ripercorrerlo in senso inverso fino alla luce esterna.
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