I film che prima di ogni immersione mettiamo dentro la nostra fotocamera è di fondamentale importanza. Tutto quello che fotografiamo rimane impresso su quella fragile striscia di plastica grigia con tanti piccoli fori ai lati, senza la quale qualsiasi attrezzatura fotografica diventa inservibile. Fare un discorso sulle pellicole da preferire, sia in fotografia subacquea che esterna, implica sempre dei fattori complessi, limitati nel tempo e soprattutto molto personali. I limiti temporali derivano dal fatto che le case produttrici di materiali sensibili fanno notevoli sforzi per migliorare continuamente le loro emulsioni, e spesso lanciano sul mercato nuove proposte, con caratteristiche qualitative impensabili solo pochi anni prima.
Che la questione di preferenza tra un determinato film e un altro sia poi del tutto personale, ci viene confermato dal fatto, ormai acquisito e dimostrato, che la retina di ognuno di noi "vede" i colori in modo leggermente diverso. In pratica i nostri occhi filtrano i vari colori e le loro sfumature con delle variazioni cromatiche in genere molto leggere, che a volte possono diventare anche di notevole entità.
Tra la "normalità" nel vedere i colori e l’essere daltonici c’è in mezzo tutta una gamma di possibilità intermedie; un numero di varianti che rientrano per lo più nella media comune del "buon vedere", per il semplice fatto che sono poco verificabili.
Quando qualcuno vi dice che un dato soggetto è rosso, o blu, e voi vi trovate d’accordo, non ha alcun motivo di chiedervi se il tipo di rosso (o di blu) che lui vede è uguale al vostro. Non a caso si utilizza un nutrito vocabolario di parole che corrispondono a dei colori equivalenti in natura. Ma non appena cerchiamo di vedere se siamo d’accordo sul "tipo" di colore che stiamo guardando cominciano le discussioni. È meglio lasciar perdere allora, perché, oltretutto, entra in ballo anche un fatto di personali preferenze estetiche.
E questo lo hanno compreso anche le case produttrici di materiale sensibile, che ultimamente hanno messo a punto delle pellicole la cui sigla varia a seconda che abbiano toni più freddi o più caldi, nel tentativo di mettere d’accordo tutti e di fornire prodotti adatti ad ogni esigenza specifica. Detto ciò, diventa evidente che le valutazioni di questo articolo sui vari film in commercio, ed i suggerimenti che ne scaturiranno, vanno presi con le pinze, e considerati sempre del tutto personali ed arbitrari.
Ma anche se questo servizio troverà alcuni d’accordo ed altri meno, crediamo valga la pena di fare un po’ di chiarezza nel ricco panorama di pellicole che abbiamo a disposizione sul mercato, perché è certo che, cambiando film, i risultati ottenuti possono variare di molto.
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