Per avere le massime prestazioni dalla vostra reflex Af provate a seguire questa serie di semplici regolette:
1) Evitate di far lavorare l’Af in situazioni di confusione. Se siete, ad esempio, circondati da pesci che vi nuotano di continuo attorno, passandovi a 30cm e subito dopo a un metro di distanza, e avete in macchina un grandangolare, è preferibile focheggiare in Af su un soggetto stabile, come il vostro compagno d’immersione o le vostre stesse pinne, bloccare l’Af su quella distanza e far lavorare a vostro vantaggio la profondità di campo della corta focale, piuttosto che cercare di trovare di continuo il fuoco senza mai riuscire a scattare una foto.
2) Puntate il sensore Af su elementi netti e ben delineati. In modo da facilitare i sensori Af nella loro ricerca del fuoco, anche a costo di spostare per un attimo l’inquadratura per poi ricomporla subito dopo con l’Af bloccato (sembra difficile e complicato a dirsi, ma in breve diventa rapido ed estremamente intuitivo).
3) Imparate a prevedere le reazioni dell’Af che state usando. Anche in questo caso, vale la vecchia regola di sempre. Conoscere a fondo la vostra attrezzatura vale più di ogni automatismo. Per cui imparate a capire in fretta la reazione dei sensori Af della vostra fotocamera nelle varie situazioni di ripresa più comuni, in modo da poterla anticipare e correggere quando è il caso.
4) Fate in modo che l’Autofocus diventi parte integrante del vostro esprimervi fotograficamente. E perché questo possa accadere risulta vitale che esso non risulti mai come un limite, un impiccio fra voi e la vostra capacità di espressione. Trovate un modo di lavorare in Af (o in manuale) che più e meglio si adatta alle vostre esigenze, sia esso “S” o “C”, evitando di cambiare sistema (e fotocamera) spesso. Per assurdo, ho già sentito subacquei abituati a lavorare in Af con fotocamere un po’ “lente” lamentarsi dell’eccessiva rapidità di fuoco del loro nuovo corpo macchina appena acquistato e scafandrato.
5) Una maggiore stabilità in acqua è la chiave del successo. Attrezzature ben calibrate per peso e dimensioni e un assetto ottimale a qualsiasi quota fanno la differenza anche quando si lavora in Af.
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