L’otto luglio del 1978 l’intera comunità delle zanzare mediterranee tirò un grosso sospiro di sollievo: nelle acque antistanti la tonnara di San Vito lo Capo (Trapani) affondava un piccolo cargo di bandiera cipriota, una parte del cui carico era formata da “zampironi”, più conosciuti come “spiralette”, arma letale che, una volta accesa, rendeva impossibile l’avvicinamento della zanzara alla sua preda. Alle ore 11.40, quando l’ultimo pezzo della nave scomparve sott’acqua, un ronzio di giubilo si alzò in cielo e quella notte i piccoli, fastidiosi animaletti fecero festa. Più triste appariva il destino del Kent che, in seguito a un incendio scoppiato a bordo mentre la nave era alla fonda, aspettava, in agonia, la sua fine. L’equipaggio si era allontanato in tutta fretta con la scialuppetta di salvataggio ed era stato tratto in salvo da due motovedette della Capitaneria di porto e da un motopesca giunto da Castellammare.
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